A cura di Dario Fiumanò
Ho deciso di analizzare la partita tra Milan e Juve dello scorso 8 Ottobre e approfondire alcuni aspetti di questo Milan. Mi sta incuriosendo tantissimo la sua capacità di muoversi in un modo che si potrebbe definire “liquido” senza mantenere posizioni rigide in campo ma in modo dinamico tale da occupare bene gli spazi che si vengono a creare. Spesso molti tifosi (così come fu per la Juve di Pirlo) quando non arrivano i risultati dicono frasi del tipo “ognuno va dove vuole” oppure “non si capisce con che modulo giochi” come se a quei livelli ci potesse essere una così tale disorganizzazione. Pioli è andato avanti contro ogni critica ed oggi è bellissimo ammirare questo suo “caos organizzato”, con lui i giocatori non parlano di ruoli ma di: “..spazi che vanno occupati” , così come ammesso dallo stesso Pioli in un’ intervista.
Anche se di base parte con un 1-4-3-3 possiamo vedere nel video come in fase di impostazione si sposta a 3 con Theo Hernandez nel ruolo di falso terzino, che stringe dentro il campo lasciando spazio sulla fascia a Leao, una soluzione già vista nel City di Pep Guardiola e prima ancora nel Barcellona di Johan Cruijff. Qui vediamo anche un ulteriore evoluzione del concetto con Theo Hernandez che prima occupa il ruolo di mezzala sinistra in un 1-3-3-4 ( Theo, Bennacer, Tonali) e poi stringe ancora affiancando Bennacer nel ruolo di centrocampista centrale in un 1-3-4-2-1 ( Leao, Theo, Bennacer, Diaz)


Theo di tutti in campo sembra essere il giocatore più libero di muoversi, grazie alla sua falcata è capace di coprire ampi spazi in poco tempo, ciò gli permette di accompagnare spesso l’azione e di rientrare in breve tempo grazie anche ad un serie di marcature preventive messe in atto dai suoi compagni come vedremo nel video.
Col fermo immagine possiamo vedere prima Theo che calcia da una posizione di centro-destra insolita per un terzino sinistro.

E dopo le marcature preventive in quella che possiamo definire piramide rovescia 1-1-3-6 con Gabbia a garantire la copertura in profondità, invece Kalulu, Benacer e Tomori a dividersi il campo dietro i 6 giocatori che hanno accompagnato l’azione.

Altra soluzione tattica in fase difensiva adottata dal centrocampo del Milan è quella di ruotare e disporsi in modo speculare agli avversari, passando da un centrocampo a 3 con un vertice basso (Bennacer) e 2 mezzeali (Tonali e Pobega) ad un centrocampo a 3 con 2 mediani (Tonali e Bennacer) e un vertice alto (Pobega)
Un altro giocatore che mi ha incuriosito è stato Pobega che in fase di non possesso si alzava e si abbassava spesso per marcare a uomo Locatelli.
Ma è in fase di possesso che mi ha stupito perchè spesso affiancava Giroud come una doppia punta. Se Giroud veniva incontro era lui a cercare la profondità nell’intento di allungare la difesa juventina, ma se Giroud usciva dalla posizione centrale era lui ad alzarsi e fare da ultimo riferimento offensivo.
Altro giocatore che sta diventando assoluto è Tonali, ormai nella veste di tuttocampista. Molto generoso nei ripiegamenti difensivi ma altrettanto negli inserimenti lungo la fascia e per via centrali, capace di ribaltare il fronte nei “coast to coast” come il compagno Theo. Nel video lo vedremo anche fungere da punta in assenza di Giroud. In poco tempo è cresciuto molto nella gestione della palla, potremmo dire che sta in campo da veterano e corre come un ragazzino tanto che al 74esimo minuto lo vediamo assorbire in tranquillità un taglio di un più fresco Mckennie.
Anche in fase difensiva i giocatori del Milan vanno ad occupare qualsiasi zona con una difesa che potremmo definire “di uomo nella zona” una via di mezzo tra la marcatura a zona e la marcatura a uomo anche se spesso l’eccesso di aggressività la porta ad abbandonare completamente il concetto di zona e a ricreare duelli difensivi classici delle difese a uomo. Nel video vedremo Theo che parte in pressing anche lontano dalla sua zona di campo con Bennacer che va coprire la sua zona e che si ritrova ad assorbire il taglio di Mckennie nello spazio lasciato dall’uscita di gabbia.
Ecco se proprio devo fare una critica a questo Milan è che a volte ho la percezione che si esponga un po’ troppo. Capita che perdendo il possesso palla per difendere debba ricorrere agli straordinari con alcuni giocatori come Bennacer in questo caso, sforzi che alla lunga potrebbe sfiancare i suoi uomini. Sarà interessante capire se questo atteggiamento pagherà anche in Europa dove ogni errore può costare caro, un pò come successe all’Atalanta di qualche stagione fa con rendimento altalenante che concedeva spesso goleade agli avversari.
Altre volte tende a fidarsi molto degli 1 vs 1 in fase difensiva tanto da tralasciare le coperture come Pobega nel vidoe che vdremo.
In conclusione il Milan fa un gioco propositivo, veloce, dinamico, con un alta intensità come il calcio moderno ed Europeo richiede. Ha diverse soluzione per arrivare al goal, oltre gli strappi di Leao e Theo, può contare sugli inserimenti dei centrocampisti, su dei buoni tiratori da fuori e una buona media altezza (184 cm) che con una torre come Giroud gli consente di potersela giocare bene anche su palle alte e seconde palle. Che dire una media età di appena 25 anni ed una crescita in consapevolezza dovuta alla vittoria dello scorso campionato fanno del Milan una delle squadre più piacevoli del panorama Europeo.